Lunedì scorso 23 Settembre il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto gli atleti olimpici e paralimpici che hanno conquistato medaglie, ma anche quelli giunti in quarta posizione, alle recenti Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi.
Fra questi figurava anche la nostra atleta Francesca Porcellato che, con questi giochi, ha voluto chiudere una carriera prestigiosa con la nazionale italiana, carriera costellata dalla partecipazione a ben 12 Paraolimpiadi con la conquista di 14 medaglie.
Carriera che come lei stessa ha affermato, si è conclusa solo con la Nazionale, ma che continuerà a livello individuale e che la vedrà di nuovo protagonista già domenica prossima alla Maratona di Berlino.
Approfittiamo di questa occasione per ritornare a parlare di questa ultima competizione di Francesca alla Paraolimpiade di Parigi, la prova su strada che per regolamenti “discutibili” delle Paraolimpiadi costringono atleti con disabilità diverse a confrontarsi fra loro nella stessa gara.
Coloro che hanno avuto la possibilità di vedere in diretta la prova (bellissima e lodevole la copertura televisiva data dai RAI2 e RAI Sport ai Giochi) hanno assistito ad uno spettacolo unico:
- Dopo il problema iniziale (un “aggancio” da parte di un’altra atleta che l’ha prima rallentata e poi costretta a fermarsi per disincastrare le handbike) che aveva permesso alle più forti di andare in fuga, Francesca sembrava scomparsa dalla gara. Di lei non si avevano più notizie se non che aveva due minuti di distacco, ma inquadravano solamente le tre inseguitrici della prima che era ormai irraggiungibile.
- Ad un certo punto, a 4 km dall’arrivo, sono piombate su questo gruppetto altre tre atlete e fra queste vi era anche Francesca e da lì è stato tutto un crescendo. Ci ha provato fino all’ultimo e delle sei che erano ogni tanto qualcuna si staccava e sono rimaste alla fine in tre a giocarsi argento e bronzo. Sull’ultima salita Francesca è stata staccata, ma le ha riprese ed ha provato anche ad uscire nella volata finale, ma esausta non ce la fatta a raggiungerle.
- Quando Francesca ha tagliato il traguardo con un ritardo di 4 secondi (dopo 20 minuti di forsennata rincorsa contro due atlete di una categoria superiore alla sua) ha alzato il pugno al cielo come le abbiamo visto fare altre volte insegno di vittoria: un quarto posto comunque brucia, ma per la nostra atleta questo è stato comunque un risultato straordinario, motivo di orgoglio.
Una delle frasi più citate di Alex Zanardi è la regola dei 5 secondi: “Quando in una gara ti accorgi di avere dato tutto, ma proprio tutto, tieni duro ancora 5 secondi, perché è li che gli altri non ce la fanno più”. Francesca è riuscita a tener duro 5 minuti, non sono stati sufficienti per il podio, ma comunque si è confermata come una delle più forti atlete cicliste paralimpiche mondiali di sempre.
Se volete provare le stesse emozioni che abbiamo provato noi guardando in diretta la gara di Francesca, collegatevi al seguente sito di Raiplay:
https://www.raiplay.it/video/2024/09/Giochi-Paralimpici-Parigi-2024—Ciclismo-Paralimpico-su-strada-H1-2-Uomini-e-H1-4-Donne—05-09-2024-c8907b9d-2887-4845-ade1-3057715995b5.html
Se non volete guardare tutta la gara (dura oltre un’ora e probabilmente è noioso per i non addetti ai lavori), guardate almeno tre spezzoni fondamentali (i tempi sotto riportati fanno riferimento a ore, minuti e secondi che mancano alla fine del video e sono leggibili in basso a destra dello schermo)
- partenza (da -1.03.20 a -1.02.30)
- incidente (da -54.40 a – 53.30)
- ultimi 4 km – SONO ADRENALINA E GRINTA ALLO STATO PURO (da -33.10 a -23.00).
In allegato le istantanee della nostra atleta premiata dal Presidente della Repubblica e durante la volata finale della gara di Parigi.